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Mettere in pratica corrette indicazioni nutrizionali e comportamentali allunga la vita di oltre 4 an


L’impatto positivo dei corretti principi alimentari e di stile di vita sulla riduzione della mortalità per tutte le cause è cumulativo. Secondo due ricerche condotte in Svezia tra il 1998 e il 2014, che hanno convolto 33.454 uomini (Cohort of Swedish Men) e 30.639 donne (Swedish Mammography Cohort), di età compresa tra 45 e 83 anni, più comportamenti corretti si seguono, più anni vengono aggiunti alla vita. A confronto con coloro che non seguivano nessuna (o solo una) buona regola, gli uomini che, nei 16 anni di monitoraggio, si sono attenuti con maggiore costanza a tutte le principali indicazioni nutrizionali e di corretto stile di vita hanno vissuto in media 4,1 anni in più; le donne hanno aggiunto in media 4,9 anni. Le buone abitudini hanno portato in 16 anni a una diminuzione del rischio di mortalità per tutte le cause del 50%.

Quali siano i comportamenti virtuosi è presto detto: non fumare, assumere alcol con moderazione, praticare attività fisica costante per non meno di 150 minuti a settimana, seguire un’alimentazione in cui a prevalere siano verdura e frutta (in queste ricerche il riferimento è stato la DASH, Dietary Approaches to Stop Hypertension, che si basa sul consumo di sette gruppi di alimenti, cioè frutta, verdura, legumi, frutta a guscio, cereali integrali, latte e latticini parzialmente scremati). Ogni sana condotta ha avuto, separatamente, un impatto positivo sulla sopravvivenza, anche se l’effetto più marcato è associato all’assenza di fumo, soprattutto nel sesso femminile. Infatti, paragonando i meno virtuosi, vale a dire uomini e donne fumatori non aderenti ad altri comportamenti corretti (o solo a uno di essi), con i soggetti più virtuosi, e cioè non fumatori aderenti anche agli altri tre comportamenti corretti, la forbice di sopravvivenza si amplia: 4,8 anni in media in più per gli uomini e 5,4 in media in più per le donne. Altri dati da considerare: i quattro aspetti dello stile di vita sani hanno l’impatto migliore nei soggetti con BMI nella norma, compreso tra 22,5 e 24,9. Chi soffre di diabete, ipertensione e ipercolesterolemia beneficia comunque dell’effetto positivo dello stile di vita corretto, anche se con vantaggi più modesti rispetto a chi non presenta questi fattori di rischio. Anche per i fumatori, infine, aderire agli altri tre principi di vita sana è risultato fondamentale per ridurre significativamente il tasso di mortalità per tutte le cause, in misura comunque minore rispetto ai non fumatori o agli ex fumatori.

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